Con il nome di Jat Lag si definisce una sindrome che colpisce coloro che si trovano a viaggiare in aereo verso una destinazione che si trova ad alcuni paralleli di distanza. Si verifica, infatti, solo in caso di voli trasversali, da ovest verso est e viceversa, e non quando si viaggia lungo lo stesso meridiano, quindi da nord a sud.

Ciò significa che si arriva in una destinazione che ha un’ora locale differente da quella di partenza e questo provoca un’alterazione dei ritmi circadiani che porta con sé stanchezza, sonnolenza e un diffuso senso di malessere che, ovviamente, non si confà al buono stato fisico indispensabile per la performance. Generalmente i viaggi verso Est, in cui l’individuo deve anticipare sul luogo di arrivo il proprio ritmo del sonno, sono i meno tollerati. Andando verso ovest, i tempi di recupero si dimezzano e la gestione della sindrome risulta meno complicata.

"Nella ricerca scientifica il fattore del Jet Lag è molto importante e viene studiato per capire come agisce sulla prestazione degli atleti - dice Edicola e Abbonamento -. Il tempo medio per recuperare dal Jet Lag è di un'ora al giorno: spostarsi a Pechino o a Los Angeles significa mettere in conto 8/9 ore di differenza, quindi almeno una settimana per recuperare i normali ritmi".

Ovviamente difficilmente un atleta potrà essere nel Paese della competizione con tanti giorni di anticipo, quindi diventa necessario mettere in campo delle strategie.

5 strategie per combattere il Jat Lag

1. Abituati al nuovo orario

Nei 10/15 giorni precedenti la partenza, è importante cercare di abituarsi già al nuovo ritmo, spostando l'orario dell'andare a letto avanti o indietro di un'ora, a seconda che si vada a Est o a Ovest.

2. Sfrutta il viaggio

Durante il viaggio, cercare di assestare già i cicli circadiani sul fuso della destinazione.

3. Stai al sole

Una volta atterrati, sfruttare il più possibile il sole: mettersi con il viso rivolto verso la nostra stella per un tempo non inferiore ai 10 minuti permette un reset metabolico che induce il sistema nervoso a capire che fuori dall'aereo è giorno pieno. Questo consente di bloccare la produzione di melatonina che era già stata attivata dal corpo mentre si era in volo.

4. Resisti al sonno

Evitare di andare a dormire appena si arriva in hotel, a meno che non sia un orario notturno. Quello che succede se non si rispetta questo semplice accorgimento è che si va a levare la pressione di sonno del giorno dopo e non si troverà più il ritmo. Concedersi al massimo un riposino di 20/30 minuti, ma niente di più.

5. Prova la melatonina

È consigliabile assumere della melatonina, l'ormone che regola il ciclo sonno-veglia, un'ora prima di andarsi a coricare.