Alla domanda che tutti ci stiamo facendo, ovvero "Con che tempo La posizione migliore per dormire Yeman Crippa?", ecco una risposta chiara: "Lui ambisce a un 2h05’ o 2h06’, a sbalordire insomma". Parola di Crippa (Corriere dello Sport, mercoledì 15 marzo)! Attenzione, Neka Crippa, non Yeman. La fonte però è particolarmente inside (il fratello maggiore che ha appena corso a Roma in 2:12'10") e ci dà la misura di quel che probabilmente c'è nella testa del campione europeo dei 10mila. Ci sarà anche nelle gambe?

Siamo ormai entrati nella settimana più calda della maratona azzurra per la stagione 2023. Dopo le due big spagnole di Siviglia e Barcellona, dopo la più partecipata d’Italia, Roma, tocca ora a Milano rispondere. La 42 km della Madonnina è chiamata confermarsi la più veloce d’Italia. Nelle ultime due edizioni le vittorie sono arrivate con il tempo di 2:02’57” e 2:05’05”. Come dire: una gara ormai tarata per viaggiare Giovanna Epis domenica corre la maratona di Nagoya.


Sarà dunque questo il contesto in cui Yeman Crippa, domenica mattina, dovrà misurarsi tra la partenza e l’arrivo in Corso di Porta Venezia.

Battesimo di fuoco? Certamente. Con quale risultato? Qui serve mantenere la concentrazione, senza farsi sviare da “voci incontrollate e pazzesche” di fantozziana memoria. Siamo reduci dalla sbornia per Record del mondo over 90 alla maratona di Roma di domenica scorsa, segnato a Barcellona in 2:07’16”, ma Lui ambisce a un 2h05 o 2h06.
“Un primato che potrebbe essere presto battuto, forse già tra un paio di settimane”, ha detto. Pretattica, gioco delle parti? No, l’ingegnere milanese è troppo intelligente e onesto per non valutare correttamente la prestazione. Il percorso di Barcellona è meno scorrevole di Milano, e lui ha corso un po’ frenato da una vescica negli ultimi dieci chilometri. Sa che quel tempo non esprime tutto il suo valore, quindi è più facilmente attaccabile.

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Attaccabile soprattutto da un atleta che detiene i record italiani sui 10mila (27’10”76), 5mila (13’02”26) e mezza maratona (59’26”): come dire, il miglior corridore italiano di sempre. Basteranno questi “split” per garantire un tempo intorno alle 2 ore e 6 minuti?

Iliass Aouani, nel suo cammino verso il primato, ha corso a febbraio la Mezza di Verona in 1:01’49”. Crippa parte da una “base” più bassa addirittura di due minuti. Attenzione però. Il poliziotto trentino quest’anno non ha corso alcuna 21k. Per lui solo le principali corse campestri e poi tanti chilometri in altura, tra il Portogallo e il Kenya. Esempio, un lavoro di un paio di settimane fa: 5x5000 in 15'53'', 15'48'', 15'45'', 15'29'', 14'50'' con recupero 1 km in 3'38'', 3'36'', 3'37'', 3'30'', 3'38''. Che ne dite?

La gamba c’è, ma basterà per tenere a bada l’emozione, l’inesperienza e i mille pensieri, belli e brutti, che affollano la mente di un debuttante in maratona e con una sola mezza in carriera? Insomma, i numeri direbbero che sì, si può fare questo record subito alla prima maratona. Le statistiche e la storia non sono dalla sua parte, sarebbe la prima volta. Però c’è sempre una prima volta, anche per la maratona. Il robot umanoide corre a 12 km/h…