Zero agonismo, nessun chip, bandito ogni personal best. Solo una pausa per se stessi, per staccare dal frastuono della città, condividendo chilometri con pochi amici, ognuno al proprio ritmo. È lo spirito della prima edizione dell'Epica dell'Acqua, Pubblicità - Continua a leggere di seguito Edicola e Abbonamento 13, 14 e 15 ottobre prossimi. Un’esperienza di condivisione, priva di competizione e all’insegna della sostenibilità, tra sport, turismo e musica, aperta solo a 50 partecipanti Mezza maratona di Napoli: manca sempre meno al via.

Il progetto, nato da un’idea del ravennate Alberto Marchesani con l’organizzazione dell’ASD Gli Epici, è realizzato con il contributo di Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Polesine, in partnership con Isola di Albarella, con il supporto del Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po e con i patrocini dell’Assessorato Territorio, Parchi e Sport della Regione Veneto (in attesa di concessione) e dei Comuni di Adria, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e Rosolina.

Per Alberto Marchesani, ultramaratoneta di Adria, quel microcosmo lontano è a solo un’ora di macchina dalla sua Ravenna. Un luogo la cui profonda bellezza, quasi inosservata, è stata cornice delle sue estati in famiglia, tra giochi e azzuffate coi cugini.
"Sono andato via dal Delta del Po all’età di 18 anni e questa avventura credo stia rappresentando la mia recherche, ricordando Proust, per riconnettermi all’infanzia – ha raccontato Alberto Marchesani–. Ho cominciato a pensarci dopo la Marathon des Sables 2022. Penso alle varie 'follie' vissute, come la Fire and Ice Ultra 2019, l’Oman Desert Marathon 2017, la Siberian Ice Half Marathon 2015. Non nego il desiderio di tornare nel Sahara o tentare una nuova impresa in Finlandia. Non mi sembra, però, più molto sostenibile, soprattutto da un punto di vista ambientale, attraversare il mondo per una gara quando vicino casa puoi catapultarti in un posto meraviglioso che pochi conoscono, forse la gran parte dei nord europei che, dalla Danimarca alla Svezia, vi arrivano per fare birdwatching. Gareggiare non è più il solo pensiero, in particolar modo dopo la pandemia".

"La corsa per me è diventata condivisione, è fatta dalle persone – ha concluso Alberto -. Dopo aver corso, sei anche più predisposto ad assecondare le good vibes, imparando a vivere in maniera diversa l’esperienza sportiva. Per questo l’Epica dell’Acqua resterà un weekend a numero chiuso, per avere anche la possibilità nel pomeriggio, al termine della tappa, di fare un giro in bici o in canoa, visitare un faro, assistere alla raccolta delle vongole, attività che organizzeremo con le guide turistiche di Delta Po Experience”.

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Le 3 tappe dell'Epica dell'Acqua

Prima tappa - La Bonifica - 33 km - 13 ottobre

Il ponte di barche di Santa Giulia o Gorino Sullam è il più suggestivo del Parco del Delta del Po, costruito con natanti in cemento degli anni ’20 per unire le sponde opposte del Po di Gnocca. Da qui parte la prima tappa, quella dove la terra brulla è stata sottratta faticosamente al mare. Assurdo pensare come, fino a non molto tempo fa, a dominare fosse l’acqua, arresasi a un’enorme opera di bonifica. Il territorio più giovane della penisola si presenta nelle sue rigorose geometrie, tra rettilinei e argini protesi all’orizzonte.

Affiancando la Pineta Cassella, si percorre poi un lungo tratto della Sacca degli Scardovari, un ampio bacino nell’entroterra protetto dal mare da sottili lingue di terra e banchi sabbiosi, puntellato dalle tipiche case su palafitte dei pescatori. Sono spesso i loro sguardi incuriositi l’unica traccia di umanità, distolti dalla semina delle vongole. Anche in quel metro di acqua che arriva alla loro vita si rinnova costantemente l’incontro tra fiumi e Adriatico.

Dopo aver attraversato l’Oasi di Ca’ Mello e il paese di Tolle, si sale l’argine del Po di Venezia, il ponte sul grande fiume, per raggiungere l’argine destro del Po di Maistra. Una volta disceso, la tappa terminerà al Rifugio Po di Maistra a Boccasette.

Seconda tappa - La Laguna - 27 km - 14 ottobre

Dall’area di Boccasette, con il superamento del Ponte di Barche sul Po di Maistra, si affianca l’intera valle direzione Porto Levante. Correre o camminare su questi sentieri stretti, in mezzo a due valli o tra la valle e il mare, significa immergersi nella natura, con lo starnazzo delle oche in sottofondo. Gli uccelli migratori hanno scelto il Delta del Po per il passaggio verso sud. Vederli innalzarsi in enormi stormi mozza il fiato, quasi ad oscurare il sole con il loro cono d’ombra. Dalle pernici alle folaghe, dai cormorani agli aironi, che hanno ceduto al fascino del Polesine tanto da prenderci residenza. Lungo il tracciato, prevalentemente su asfalto ma anche strade bianche e qualche breve tratto di terra battuta, li si possono scorgere impegnati a ravanare col muso nel fondo, attratti da quei gamberetti rosa il cui carotene ha donato loro il caratteristico colore.

Arrivati a Porto Levante, via mare si sbarcherà sull’Isola di Albarella per il secondo pernotto, dove si assisterà a uno spettacolo sotto le stelle. Gioiello collegato alla terraferma da una strada panoramica, l’isola si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con oltre due milioni di alberi di 150 specie arboree diverse, tra cui il pino marittimo e il pioppo bianco, il “Populus Alba” da cui l’isola prende il nome.

Terza tappa - Il mare - 27 km - 15 ottobre

Con l’aiuto di una barca si valica il Po di Levante. La partenza è lungo la via delle Valli, tra Valle Segreda, Valle Pozzatini, Valle Capitania, toccando il Porto di Moceniga, per risalire Valle Casonetti fino all’argine dell’Adige. Costeggiando il fiume verso la foce, si procede oltrepassando la pineta di Rosapineta e la relativa spiaggia. L’Epica dell’Acqua termina il proprio viaggio al Giardino Botanico di Porto Caleri. Un ecosistema in perfetta armonia, dove trovano accoglienza cinque diversi habitat e 220 specie di vegetali. La ciliegina sulla torta per un’avventura dedicata a corpo e mente, in grado di riempire gli occhi tra l’azzurro del cielo, il blu della laguna e del mare, il crema della sabbia e le variegate colorazioni della flora.